Io ti cerco Aradia! Aradia! Aradia!
A mezzanotte, a mezzanotte vado in un campo
e con me porto acqua, vino, sale e il mio talismano - il mio talismano,
il mio talismano, e una piccola borsa rossa che tengo sempre in mano - con dentro,
con dentro sale. Con acqua e vino mi benedico,
con devozione mi benedico per implorare i favori di Aradia.

Aradia! mia Aradia!
Tu sei la mia figlia nata
dal più malvagio di tutti gli spiriti, colui che un tempo
regnò nell'inferno quando fu scacciato dal cielo,
colui che ti concepì con sua sorella,
ma tua madre si pentì della colpa,
e volle unirti a uno spirito
che fosse benigno,
e non maligno!

Aradia, Aradia! Io ti imploro
per l'amore che tua madre ti portava!
E per l'amore che io sento per te!
Ti prego di esaudire la grazia che richiedo!
E se la grazia mi farai, che ci sia
almeno un segno di tre a me chiaro:
                          il sibilo di un serpente,
                         la luce di una lucciola,
                         il verso di una rana!
Ma se rifiuti questo favore, allora
possa tu in futuro non conoscere pace né gioia,
e sarai costretta a cercarmi da lontano,
finché verrai a esaudire il mio desiderio,
veloce, e allora potrai ritornare
al tuo destino. Con ciò, così sia!